venerdì 17 giugno 2011

OLTRE IL BLU JAZZ FEST


un festival jazz che va oltre ogni clichè




L'estate è finalmente arrivata, ha fatto un po' fatica a decollare ma finalmente ecco il caldo! E l'estate, si sa, porta con sé un'aria diversa: siamo in pieno clima festivaliero!
In ogni dove, in lungo e in largo si lavora per dare nuovi spazi espressivi alla musica. Festival di ogni genere nascono, crescono, qualcuno ahinoi muore, ma al di là delle polemiche che spesso si fanno sui festival, c'è da dire che questo immenso “formicaio” fatto di artisti, di organizzatori, di tecnici, di spettatori, di passanti, di osservatori, e di tanti tanti sognatori, è davvero un fantastico spettacolo. È bello vedere come tante persone si adoperano per la musica per darle nuova mobilità, nuove possibilità di espressione e di incontro con la gente.


E in questo bel clima non potevamo non dedicare un po' di spazio a quello che è il nostro lavoro all'interno del “formicaio”, il nostro festival, piccolo, giovane ma, crediamo, ricco di potenziale.
Ovviamente è un festival jazz. Una volta presa, questa “malattia” è difficile da guarire e a dire il vero non è che ci stiamo curando! :-)
Il festival jazz OLTRE IL BLU, coerentemente a ciò che facciamo in questo blog, nasce con l'intento di dare risalto a giovani jazzisti di talento i quali spesso non hanno la visibilità che meritano. Il tutto allo scopo di regalare nuove possibilità espressive ad una musica, il jazz, che alle volte celebra se stessa e i propri riti senza riuscire ad esprimere qualcosa di inaudito.
Vogliamo sforzarci di creare un “luogo” dove si possano ascoltare, concentrati, gruppi che altrove non si ascoltano, cose che altrove non si ascoltano, musiche che ci sorprendano, che ci pongano di fronte a degli interrogativi, che possano sembrare anche incomprensibili ma che ci diano stimoli. Vogliamo citare a questo proposito, il noto jazzista Paolo Damiani: «I sogni degli artisti sono i nostri sogni, abbiamo il dovere morale di tramutarli in opere, che siano difficili, al limite incomprensibili».
E questo progetto non nasce così all'improvviso, ma dura un intero anno, durante il quale si fa tanta ricerca: si naviga in internet fino alle ore più improbabili, si leggono le riviste, si va ai concerti, si cerca, si ascolta, si studia, si ipotizza... si fanno centinaia di ipotesi! Già prima che parta un'edizione si fanno ipotesi su quella successiva... e questa è passione! Una passione che ti porta a realizzare il tuo progetto nonostante le mille difficoltà che sempre si incontrano in queste cose.
Il festival dura tre giorni, ma la triade non è ancora definitivamente composta per cui non possiamo svelare la programmazione. L'unica cosa che possiamo dire è che sarà un festival di qualità, per dimostrare ancora una volta che il jazz non è morto ma scoppia di salute!
Vi lasciamo con queste parole di Stefano Benni che in qualche modo hanno qualcosa a che vedere con ciò che vi faremo ascoltare....

Il mare, quel mare fertile che unisce, e non il mare ostile che divide.
Non i rumori degli aerei, ma le mille musiche diverse.
Per guardare all'orizzonte, con speranza, quello che viene dall'altra parte del mare.



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