lunedì 31 marzo 2014

UN MARCHIGIANO AL “JAZZ WORLD PHOTO”: ANDREA ROTILI, JAZZ PHOTOGRAPHER

Sono marchigiana, amo il jazz perciò questa notizia non poteva che incuriosirmi e rendermi orgogliosa dei traguardi raggiunti da un mio conterraneo: il fotografo Andrea Rotili.
La notizia è che lo scorso 21 Marzo è stata inaugurata la “Jazz World Photo” in Trutnov – Repubblica Ceca, mostra internazionale di fotografia jazz che ospiterà le 30 migliori opere, frutto di una precedente selezione, presentate dai professionisti del settore, provenienti da ogni parte del pianeta.
Tra le opere c'è quella di questo mio conterraneo, Andrea Rotili, elpidiense di nascita e Morrovallese di adozione, fotografo freelance che da alcuni anni è entrato nel contesto nazionale e internazionale immortalando i migliori artisti del mondo ai loro concerti e nelle rassegne internazionali di musica Jazz.
Andrea rappresenta l’Italia con una foto raffigurante Omar Sosa , scattata ad Umbria Jazz 2013, manifestazione nella quale il nostro professionista era accreditato tra i fotografi ufficiali, in occasione del 40° anniversario. (fonte Andrea Censi, www.informazione.tv).





L'ho subito contattato per porgli alcune domande. Di seguito l'intervista.

mercoledì 26 marzo 2014

SCATTI DI JAZZ: MILES DAVIS + IRVING PENN

In un blog che si chiama Ritratti di jazz, non poteva mancare una sezione dedicata, appunto, ai ritratti di jazz: la fotografia e il jazz, il jazz immortalato dai maestri dello scatto, passati e attuali.
L'immaginario del Jazz deve moltissimo alla fotografia: innumerevoli sono gli scatti divenuti delle vere e proprie icone e di sicuro ognuno di noi, jazzofili e non, ne custodisce il ricordo in qualche remoto angolo della memoria.

L'immagine di oggi riguarda Miles Davis, fotografato da Irving Penn.


domenica 23 marzo 2014

4 CHIACCHIERE VIRTUALI CON... NICOLA FAZZINI

Ieri pomeriggio mi sono collegata via fb con il sassofonista e compositore veneto NICOLA FAZZINI, reduce dall'appena concluso festival JAM Jazz a Mira da lui diretto, e dalla recentissima realizzazione di un nuovo lavoro discografico con l'XY Quartet per nusica.org.

Ph. Fabio Bertolini



Nicola Fazzini, classe 1970, è direttore della Scuola Thelonious Monk di Mira (VE) nonché docente presso la stessa, dove segue la classe di sax e il progetto big band. Dal 2011 è direttore artistico della rassegna “JAM Jazz A Mira”. Ha avviato negli anni molti progetti musicali originali, suonando tra l’Europa, gli USA e l’Asia. Tra i più recenti e longevi vi sono il Nicola Fazzini Quartet con Riccardo Chiarion, Stefano Senni e Luca Colussi; il Try Trio con Gabriele Evangelista e Francesco Cusa; XYQuartet di cui è co-leader con il bassista Alessandro Fedrigo.

La chiacchierata si è svolta in una chat aperta a chi volesse intervenire con domande e commenti. Bastava farne richiesta tramite messaggio privato e gli avremmo aperto la conversazione.

giovedì 20 marzo 2014

QUATTRO CHIACCHIERE VIRTUALI CON... LORENZO CAPELLO

Ieri ho passato la serata in chat fb con il batterista e compositore ligure Lorenzo Capello per parlare del suo nuovo disco "Dagli Appendini alle Ante" che uscirà tra pochi giorni.
Si è trattato di un esperimento: una chat aperta a chi volesse intervenire con domande e commenti. Bastava farne richiesta tramite messaggio privato e gli avremmo aperto la conversazione.
Ci si è dati appuntamento per le 21,00 e da lì è iniziata una bella esperienza, credo ricca di spunti e molto divertente.
Io, artefice dell'iniziativa, ho posto a Lorenzo alcune domande a proposito del disco, gli altri potevano intervenire liberamente. Il mio ruolo sarebbe anche un po' quello del moderatore, ma in realtà non ho moderato più di tanto, mi piaceva l'idea che la chiacchierata andasse a ruota libera, lo trovavo molto... jazz.
In questo post, il resoconto della serata senza tante scremature, l'ho diviso in cinque parti così, se avete poca pazienza, andate direttamente a quello che vi interessa. ;-)

lunedì 17 marzo 2014

NEW PROJECT: "4 CHIACCHIERE VIRTUALI CON..."

Quando si dice “le meraviglie della tecnologia”! Ormai grazie a internet e social network è possibile interagire e scambiarsi idee anche con persone lontane chilometri da noi. E siccome questa cosa mi piace tantissimo mi sono detta: perché non sfruttarla per il blog? Ed è nata l'idea di un nuovo esperimento per Ritratti di jazz
“4 chiacchiere virtuali con...”
Come funziona: tramite la chat di fb mi collegherò, a giorno e ora stabiliti, con musicisti che stanno per pubblicare un nuovo disco, per iniziare un tour di concerti, lanciare un nuovo progetto, una campagna di crowfounding ecc.
In chat faremo, appunto, 4 chiacchiere spassionate a proposito del progetto/disco/tour e divagazioni varie. Anche altre persone, se sono curiose, potranno unirsi alla chat facendone richiesta.
Ci saranno tutte le indicazioni sull'evento fb che verrà opportunamente creato. Il risultato della chiacchierata verrà postato il giorno dopo sul blog.
Pertanto, i musicisti che abbiano voglia di parlare dei propri progetti possono contattarmi via mail: notedicolore.sbt@gmail.com o sulla pagina fb di Ritratti di jazz. Vi aspetto!


venerdì 14 marzo 2014

I GIGANTI DELLA MONTAGNA E LA TENTAZIONE DI ESSERE ILSE

Di loro, sul web, non si trova molto: alcune recensioni, tutte positive, tra cui quella di Mario Evangelista su Musica Jazz, molte su blog e siti in lingua inglese, poi alcuni link sulla distribuzione o per gli ascolti (che poi puntualmente vi darò).
Ma per fortuna a volte capita che le cose belle trovino te e ti facciano tornare la voglia di condividerle. Sono contenta che il primo post su questo blog, dopo tanto, riguardi I Giganti della montagna: un trio fondato nel 2012 dal sassofonista e compositore siciliano Ferdinando D'Urso insieme al pianista Lorenzo Paesani e al violoncellista Federico Sconosciuto.
Due frasi mi hanno colpito nel “dialogare” con Ferdinando D'Urso in occasione di questo post. Una stava nella lettera che accompagnava il suo bel cd e diceva “Spero che il cd ti piaccia come è piaciuto a noi farlo” e l'altra tra le righe dell'intervista che gli ho mandato: “... tutto quello che facciamo è un atto d'amore”.
Forse è questo il segreto, il piacere e l'amore che mettono nel loro lavoro è palpabile e infatti ci sta dentro tutto ciò che amano e che fa parte della loro formazione e del loro vissuto: la musica d'arte occidentale, la musica improvvisata, il jazz e la musica folk siciliana. L'obiettivo è raggiungere quel mix perfetto che potrebbe essere chiamato, con le parole di Gunther Schullerterza corrente.

Cosa ne è venuto fuori? Un lavoro inaspettatamente coerente, equilibrato e maturo.


martedì 11 marzo 2014

TANTO PER CAMBIARE

RITRATTI DI JAZZ


Un particolare di copertina di "Ritratti in Jazz" di Murakami Haruki, Einaudi 2013. Credits: Einaudi
No, non è un post in cui denuncio il fatto che in Italia non cambia mai niente o che nel mondo del jazz non cambia mai niente. In verità, almeno in quest'ultimo periodo, qualcosa sta cambiando, mi pare, e magari non sono realtà isolate... Nei prossimi post potrei anche approfondire questo argomento.
Ho titolato così il post semplicemente perché è cambiato il nome di questo blog: da “Dicono che il jazz è morto” a “Ritratti di jazz”.
Essendo, l'argomento principe, incentrato sul jazz contemporaneo e sulle avanguardie jazzistiche in Italia, volevo in un certo senso “dimostrare” che il jazz fosse tutt'altro che morto, ma vivo e vegeto, data la grande quantità di buone produzioni e ottimi progetti che ogni anno vengono realizzati.
Col tempo, mi sono resa conto però, che quello che facevo nei miei post erano dei veri e propri approfondimenti con presentazioni, interviste, recensioni, cose lunghe insomma, come a voler tratteggiare, appunto, dei ritratti. Tutto il contrario di come, pare, si dovrebbe scrivere sul web. Ma chissenefrega – mi sono detta – di seguire fantomatiche regole di scrittura sul web, quelli veramente interessati leggeranno. Gli altri si fermeranno alle prime dieci righe. Amen.
Ho deciso pertanto continuare a seguire la stessa impostazione anche perché, essendo una tipa piuttosto riflessiva e curiosa, a tratti maledettamente pigra e indolente (non ce la faccio proprio a stare sulla notizia. Ma ci proverò, giuro!) non poteva essere altrimenti, però ho cambiato il nome.
Ecco perché “Ritratti di jazz”, come il libro di Murakami Haruki... quello, per essere precisi, è “Ritratti in jazz” ma, come direbbero a Roma, me piace e ce lo metto! E poi, dopo un lungo periodo di assenza ci voleva un cambiamento. 
Buona lettura.