domenica 29 maggio 2011

...HA SOLO UN ODORE UN PO' CURIOSO

Koffi Dossou: “Chi ha paura del Jazz?” 


Il viaggio sta per iniziare. Con una convinzione: che il Jazz non sia davvero morto ma che magari, approfittando di qualche fortuita circostanza, voglia pirandellianamente crearsi una nuova identità, assumere nuove vesti. Ci confortano in questa supposizione le parole di Frank Zappa “Il jazz non è morto, ha solo un odore un po' curioso” e quelle di Sonny Rollins “Il jazz è il tipo di musica che può assorbire molte cose ed essere ancora jazz”. Ci basta.
Ebbene, partiamo!... dalla nostra città sul mare, diretti verso Roma: ci sono arrivate infatti diverse segnalazioni secondo cui il Jazz sarebbe stato visto là da molti testimoni... Prima di andare troppo lontano, però, vogliamo vedere che cosa succede qui, proprio intorno a noi, chiedere un po' in giro: forse lui è passato anche di qua seminando qualcosa nei luoghi, nelle persone, nell'aria, nei ricordi della gente. Forse anche qui qualcuno l'ha visto, o sentito... sentito dentro di sé. Sappiamo di tre giovani, si chiamano Marco, Roberto e Nicolò. Sono intenzionati a dirci qualcosa, tra qualche giorno li incontreremo...
                                                                                                       

martedì 17 maggio 2011

IL JAZZ È MORTO?




Se ne fa un gran parlare, pare che il caro, amato jazz sia venuto irrimediabilmente a mancare. Secondo i ben informati, sembrerebbe che ad ucciderlo sia stata una lunga malattia: innumerevoli contaminazioni lo avevano infettato, consumandolo lentamente ma inesorabilmente. A cominciare dal Cool, al Free, il Rock, Fusion, Funk, Latin, persino l'Hip Hop. Ne danno il triste annuncio il Comitato dei medici curanti, i Tradizionalisti che gli sono rimasti accanto fin quando non ha esalato l'ultimo respiro e i Puristi tutti delle Blu Note.
È doveroso da parte nostra, però, informare i lettori che circolano sul web alcune fantasiose teorie secondo le quali si tratterebbe di una messa in scena, di un depistaggio, in altre parole di una falsa morte. Del resto, come accade per qualsiasi star che si rispetti la morte porta sempre con sé misteri e incongruenze.
Qualche dubbio è venuto anche a noi: secondo le notizie degli ultimi tempi, infatti, il jazz godeva apparentemente di ottima salute. Siamo pertanto intenzionati ad andare a fondo alla questione, cercandolo in lungo e in largo ovunque possa essersi nascosto: nei club, nelle cantine, nei locali, nelle scuole o in qualche sperduto piccolo festival di provincia... Sospettiamo, infatti, che il jazz non sia davvero morto, ma si sia trasformato, evoluto, rinnovato. Questa è la nostra idea e tenteremo dimostrarla, pur non sapendo esattamente dove tutto ciò ci porterà....seguiteci e vedrete o ascolterete!