La scorsa settimana, per 4 CHIACCHIERE
VIRTUALI, ho incontrato nella chat di fb il chitarrista e compositore
Filippo Cosentino, appena rientrato dal primo tour di presentazione
del suo recentissimo disco Human Being, che naturalmente è stato
l'argomento centrale della chiacchierata.
(Di Filippo in questo blog avevamo già
parlato QUI)
Dopo l’esordio discografico nel 2011
con “Lanes” (feat. Fabrizio Bosso), “Human Being” rappresenta
il secondo disco da leader di Cosentino, che guida il trio a suo nome
formato insieme al bassista Davide Beatino e al batterista Carlo
Gaia.
Composto nel 2011 e registrato nel 2012 al Tube Recording Studio di Fara Sabina, attraverso la musica il disco pone una domanda e una riflessione sul significato dell'essere umano, affrontata attraverso gli otto brani che costituiscono l’opera (“Message in a bible”, “Serendipity”, “Mantra”, la title-track “Human Being”, “Dance of the moon in love”, “Luz”, “392”, “Letters from home”) e che Cosentino percorre alternando chitarra elettrica, acustica, classica e baritona con il pianoforte.
Composto nel 2011 e registrato nel 2012 al Tube Recording Studio di Fara Sabina, attraverso la musica il disco pone una domanda e una riflessione sul significato dell'essere umano, affrontata attraverso gli otto brani che costituiscono l’opera (“Message in a bible”, “Serendipity”, “Mantra”, la title-track “Human Being”, “Dance of the moon in love”, “Luz”, “392”, “Letters from home”) e che Cosentino percorre alternando chitarra elettrica, acustica, classica e baritona con il pianoforte.
Il disco si avvale della preziosa
collaborazione, come special guest, del sassofonista Michael Rosen
impegnato sia al sax soprano che al tenore.
impegnato sia al sax soprano che al tenore.
Il suo commento su questo nuovo lavoro:
“Filippo è un artista giovane e molto interessante, che
rappresenta un pò un'anomalia sulla scena della musica italiana: in
contrapposizione alla corrente piuttosto “purista” del momento
attuale nel jazz italiano, ha intrapreso una strada tutta sua,
creando una musica allo stesso tempo accessibile ed esotica, che
incorpora una varietà di sonorità. (…) Con il secondo cd,
dimostra già di essere in possesso di una propria identità e, più
importante ancora, di una notevole maturità del pensiero, che
seguiremo con molto interesse nei futuri lavori”.
Di seguito la bella chiacchierata a cui
ha partecipato, sul finale, anche Enrico Moccia, fondatore di Emme
Produzioni Musicali e art director del Fara Music Fest.
Se volete Human Being in sottofondo
mentre leggete cliccate qui:
MANUELA: ciao Filippo, benvenuto su 4
CHIACCHIERE VIRTUALI! Dunque, siamo qua per parlare del tuo nuovo
disco, HUMAN BEING: quando è uscito e dove possiamo trovarlo?
FILIPPO: ciao e grazie di avermi
invitato a intervenire. Il disco è stato pubblicato da Emme Record
Label tra fine febbraio e inizio marzo e lo si può trovare in
distribuzione fisica oppure scaricandolo dagli store digitali come
Amazon, Itunes, etc:
http://www.amazon.it/Human-Being-feat-Michael-Rosen/dp/B00I1XOS0G
M: intanto voglio rinnovarti i miei
complimenti, anche adesso lo tengo in sottofondo.... Questo nuovo
disco arriva a due anni di distanza dal primo a tuo nome, LANES: che
evoluzione c'è stata in questo periodo e come si è sviluppata
musicalmente?
F: Human being è sicuramente un disco
più maturo e arriva dopo qualche anno di distanza dal primo disco.
Ho scelto una strada più acustica e ho cercato di "svuotare"
la mia musica anziché riempirla di contenuti. Sostanzialmente ho
fatto un lavoro di sintesi che si addice molto, in realtà, alla
chitarra. Spero che il risultato sia un buon disco e i tuoi
complimenti mi fanno molto piacere.
M: sono assolutamente meritati! Bello
il concetto che hai appena espresso, in effetti il suono è molto
pulito: si può dire, quindi che hai lavorato più per sottrazione
che per aggiunte...
F: si esatto, il percorso è stato
esattamente questo.
M: la tua “impronta musicale” (che
mi piace sempre di più) appare già piuttosto matura e ben definita:
come definiresti la tua musica oggi?
F: domandona! definirla è un compito
che spetta più ai critici, personalmente credo sia il riassunto del
percorso musicale che ho portato avanti sino a qui: da quando,
quattordici anni fa, ho avviato questa avventura sino ad oggi. Mi
piace suonare qualsiasi genere musicale e sono curioso di come
funzionano gli altri mondi musicali e così cerco di fare mia qualche
esperienza o lezione e poi di risuonarle nella mia musica. Rispetto
al primo disco sono sicuramente composizioni più mature, questo sì.
M: potresti dire che ci sono degli
elementi di rottura con il primo disco o c'è stata più
un'evoluzione?
F: credo ci sia stata più una presa di
coscienza di alcune sonorità ed una volta realizzato il "come"
suonare queste differenze, il gioco è stato relativamente semplice.
Human being (intesa come traccia singola) è idealmente un
proseguimento di Lanes sia per scrittura che per arrangiamento.
Inoltre ci sono alcuni mondi sonori verso i quali mi piacerebbe
rivolgere il mio sguardo ovvero quelli legati al medio-oriente
(message in a bible). Se vogliamo, l'elemento di rottura c'è nei
confronti delle sonorità elettriche del primo disco (penso a Smokin'
jazz o a Las Vegas Tango) però l'acustica ha molto più fascino.
M: forse si... anche se poi è anche
questione di gusti...e visto che mi hai nominato la title track,
spiegaci appunto il titolo: “HUMAN BEING”: che significato dai a
queste parole nel cd? Cosa hai intenzione di comunicare?
F: ho la necessità di legare i brani
originali a fatti, avvenimenti, ricorrenze o stati d'animo importanti
per me. Nell'anno in cui ho scritto Human being sono capitate tante
cose positive ma anche negative - ovviamente, questi sono gli
ingredienti che ci accompagnano tutti i giorni. Mi sono semplicemente
chiesto quali sono le poche cose che potrebbero rendermi felice a
prescindere dalle cose materiali che ho o che posso avere in futuro:
così il ritorno a casa dopo giorni di concerti è diventato Letters
from home, la mia preghiera che la nostra parola e il nostro pensiero
sopravvivano oltre la nostra presenza sono diventati Luz e Mantra.
Message in a bible è invece ispirato ai miei interessi
extra-musicali ovvero la cultura medio-orientale. Serendipity è un
"promemoria" perché troppo spesso cerco di incanalare le
strade ma invece devo lasciare che le cosa accadano. 392 è invece
ispirata alla battaglia che Aung San Suu Kyi ha dovuto combattere per
ottenere la libertà sua e della popolazione birmana: 392 è infatti
il quantitativo di voti che ha dovuto raccogliere perché lei fosse
dichiarata vincitrice del numero di seggi necessario a liberarla; lo
so che è un po' "peso" la cosa, ma questa vicenda mi aveva
molto appassionato in passato...
M: davvero interessantissimo vedere
come dietro le note ci siano dei temi così belli, a volte intimi a
volte importanti come quest'ultimo... in effetti grazie all'altro
post che scrissi su di te, ricordavo che eri molto legato a questi
temi e qui vedo che non sei cambiato... fu una delle cose che mi
piacque di più!
F: :-)
M: ma questa più che una domanda era
una rflessione nei tuoi confronti.
F: la faccina era di apprezzamento per
quello che hai scritto!
M: do intanto il benvenuto a Enrico
Moccia che si è appena unito a noi. Ciao Enrico, grazie per esserti
unito alla nostra chiacchierata, se vuoi intervenire fai pure!
ENRICO MOCCIA: ciao a tutti!
M: tornando alla tua intervista,
Filippo, sei in tour già da diversi giorni, com'è stato accolto il
tuo nuovo lavoro dal pubblico nei live?
F: il tour sta andando benone: siamo in
giro in realtà già da febbraio, abbiamo aperto a Varese e abbiamo
già percorso l'Italia su e giù un paio di volte. Il riscontro del
pubblico ai nuovi brani è molto positivo ed è bello vedere reazioni
diverse da luogo a luogo. Dal vivo suono sempre 3 o 4 brani in
chitarra baritona sola e in sala c'è sempre un silenzio irreale e
pubblico molto attento. Brani come Message in a bible, Human being e
Letters from home al momento sono i più gettonati. Dance of the moon
in love è la ballad più applaudita però è bello suonare a
contatto con il pubblico!
M: ottimo complimenti, speriamo di
riuscire a ospitare un tuo live da queste parti!
F: volentieri, così finalmente ci si
potrà anche incontrare di persona e poi nelle tue zone si mangia
benissimo!
M: eheheh questo è vero confermo!
Senti... qualche parola sui tuoi “compagni di viaggio”, parlaci
un po' di loro.
F: certo, volentieri. Nella sostanza il
trio di base è composto - oltre a me - da Davide Beatino al basso
(da tempo e attualmente impegnato nel tour di Samuele Bersani) e
Carlo Gaia alla batteria: con entrambi lavorammo insieme già al
primo disco, Lanes. Special guest è invece Michael Rosen che ha
arricchito il sound con i suoi sax.
M: mi hai anticipato a proposito di
Rosen: come è nata questa importante collaborazione? ho letto delle
parole sue sul tuo conto molto belle.
F: Michael è una brava persona e si è
integrato nella formazione alla perfezione. Aveva ascoltato il mio
primo disco e ci eravamo ripromessi che nel momento in cui avessi
scritto qualcosa d'altro l'avrei contattato ed eccoci qua.
M: Un ottimo risultato! E senti... tu
comunque conduci un'attività lavorativa molto intensa: oltre al tour
di Human being, quali attività stai svolgendo in questo periodo?
F: i concerti sono spesso affiancati da
masterclass; oltre a questo comunque l'attività didattica è sempre
presente: ho una scuola di musica "Milleunanota" in
Piemonte http://milleunanota.weebly.com
con la quale stiamo lanciando i prossimi seminari di musica jazz
Milleunanota summer camp e il neo-nato Roero Music Fest
www.roeromusicfest.com.
Tornando all'attività strettamente musicale, mi divido sempre tra
scrivere arrangiamenti/sonorizzazioni etc.
M: bhe la classica domanda conclusiva
"progetti futuri" non posso fartela visto che immagino
sarai impegnato soprattutto con con i live... prossimi concerti?
F: prima vorrei ringraziare la Emme
Record Label ed Enrico per aver partecipato alla creazione del nuovo
disco abbiamo lavorato in un ambiente fantastico! Progetti futuri ce
ne sono e qualcuno anche in pentola; per il momento ci concentriamo
ovviamente sulla promozione del nuovo disco: a maggio ci saranno
diversi appuntamenti al festival Cantautori d'Italia dove suoneremo
insieme a Tricarico e Muaro Ermanno Giovanardi per poi riprendere
dalla Romagna il nostro tour. In estate i primi festival (Jazzit
Fest, Roero Music Fest); in attesa che il calendario delle date si
completi si può restare aggiornati consultando il mio sito
www.filippocosentino.com
oppure la pagina artista qui su Facebook
https://www.facebook.com/FilippoCosentinopage
ENRICO: aggiungo che Filippo suonerà
con il suo trio ed una guest, che al momento non possiamo comunicare,
al Farfa Voice festival.
F: ecco, news in anteprima! dovremmo
farle più spesso queste interviste ahahah!!!
E: tra il 21 e il 24 agosto presso
l'abbazia di Farfa, a soli 35 minuti da Roma.
M: belle notizie, le chiacchiere
virtuali portano fortuna! Filippo prima dei saluti finali vorrei
anch'io salutare per bene Enrico, un ospite illustre direi che
ringrazio per aver partecipato e a cui faccio i miei complimenti per
tutto ciò che fa.
E: grazie a voi per dare spazio ad un
progetto valido come quello di Filippo.
M: è un piacere! Fil, ti va di
salutare i lettori del blog Ritratti di jazz?
F: vorrei ringraziare voi per avermi
nuovamente ospitato dopo qualche anno e perché date sempre spazio a
nuovi progetti. Un grazie a chi dedicherà qualche minuto alla
lettura di questa intervista e a chi si interesserà di ascoltare il
disco o a scaricarlo dai digital store. Sono stato fortunato a
condividere la creazione di questo lavoro con musicisti e tecnici
bravi e professionali. Un grande abbraccio e buona musica a tutti!
M: grazie a te Filippo, come sempre una
bella chiacchierata, grazie di nuovo a Enrico e buona serata ad
entrambi.
F: ciao Enrico, grazie mille della news
di agosto buona notte a tutti!
E: buona serata!
M: ciao Filippo, ciao Enrico, good
night!
Vi lasciamo con il video di presentazione di HUMAN BEING
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