sabato 3 dicembre 2011

CATERINA PALAZZI: LIBERA COME IL JAZZ, DECISA COME IL ROCK


Romana, classe 1982, non per essere scontati ma è proprio il caso di dire che Caterina Palazzi è una promessa del jazz italiano.


Foto di Marco Dell'Otto

























Faccia pulita, sguardo deciso di chi sa cosa vuole, Caterina è una ragazza concreta, schietta dall'aspetto esile, semplice ed essenziale, vagamente sessantottino, che ne rispecchia il carattere, libero e anticonformista e la vita, tutta votata al suo unico grande amore: il contrabbasso.
È per questo amore che con fatica ed umiltà Caterina, alla guida del suo quartetto, macina chilometri su e giù per l'Italia, per far conoscere al grande pubblico dei club, dei teatri, dei festival il suo primo lavoro discografico: Sudoku Killer, album di esordio uscito da circa un anno e mezzo per l'etichetta indipendente Zone di Musica.


Caterina in viaggio







Lei si definisce una macchina da guerra, iperdeterminata a realizzare il suo sogno di musicista in una concezione d'altri tempi della musica come vocazione e come vero e proprio stile di vita. Ama la matematica, l'enigmistica, Dostoevskij, il rock e Fabrizio De Andrè.


Di origini marchigiane, Caterina nasce a Roma il 05/02/1982. Giovanissima entra nel coro dell’Accademia Filarmonica Romana diretto da Pablo Colino, affiancandolo allo studio del flauto traverso.
A 14 anni inizia lo studio della chitarra, prima con sua cugina più esperta di lei (che all'epoca di musica non sa quasi nulla), poi con insegnanti privati: ciò che la appassiona di più è il punk e il grunge prediligendo gruppi come i Nirvana e i Rolling Stones (questo suo gusto l'ha ispirata in parte anche per alcuni brani di Sudoku Killer). Nel ‘98 entra nelle Barbie Killers, gruppo rock al femminile con cui si esibisce in vari locali e rassegne del Lazio.
Ad un certo punto però, intorno ai 19 anni, il bisogno di una maggiore libertà espressiva comincia a farsi sentire: si appassiona a Jimi Hendrix, prima e a John Coltrane, poi: grandi musicisti che traghettano il suo interesse dal rock al jazz che, per definizione, è un genere che dà ampio spazio alla creatività improvvisativa.
Contemporaneamente si iscrive al DAMS di Tor Vergata, sostenendo esami di Etnomusicologia, Estetica musicale, Armonia e contrappunto, Musica elettronica, Psicologia della musica. Nel 2002 frequenta il corso professionale di diploma al Saint Louis College of Music, dove segue corsi di improvvisazione con Dario Lapenna, armonia con Pierpaolo Principato, solfeggio con Franco Canfora e arrangiamento jazz con Roberto Spadoni.
Intorno ai 20 anni qualcos'altro comincia a starle stretto, si tratta dello strumento. In fissa per il jazz tradizionale sceglie di passare dalla chitarra al contrabbasso, un amore a prima vista:

«Se scegli di suonare strumenti così grandi c’è qualcosa che ti attira e non sai nemmeno razionalizzare, anche perché non è una passeggiata: all’inizio ti sanguinano le dita, devi metterci lo scotch… Devi essere convinto. Io lo ero, anche perché non mi sarei potuta permettere di abbandonare dopo due mesi un contrabbasso da 1000 euro. Scegliere uno strumento piuttosto che un altro è una cosa irrazionale: ti puoi sbagliare. Io mi sono sbagliata, poi ho ripreso.»1

Caterina è quindi decisa a studiare il contrabbasso seguita dal maestro Andrea Pighi, affiancando lo studio della musica classica a quello del jazz e seguendo vari seminari con grandi docenti italiani e internazionali. Si interessa alla musica da film e al jazz nordeuropeo, ma non solo: i suoi ascolti passano da Bill Frisell a Bill Evans ai Red Hot Chili Peppers.
Inizia frattanto a comporre musica seriamente, e trova nella composizione una delle sue dimensioni espressive ideali: Caterina si trova a suo perfetto agio sul palco ma è nella composizione che riversa al massimo la sua vena creativa e ciò di cui si nutre artisticamente: la letteratura noir, il cinema francese, i viaggi, la matematica (si, anche quella: una delle sue grandi passioni).

E veniamo all'oggi: è quasi per caso che si incontrano, nel fermento creativo dell’underground romano tra locali, club, collaborazioni e jam session Caterina Palazzi e Danielle Di Majo (sax alto), Giacomo Ancillotto (chitarra) e Maurizio Chiavaro (batteria). Nasce subito un feeling, i quattro si trovano bene e decidono di continuare insieme il proprio percorso artistico dando vita, nel 2007, al Caterina Palazzi Quartet.
I musicisti dell’ensemble provengono da esperienze artistiche affini e complementari, che spaziano dal rock alla musica colta del novecento. La passione condivisa per il jazz e per le musiche improvvisate costituisce il territorio espressivo comune attraverso il quale il gruppo si inoltra per sperimentare e costruire una sonorità originale ed intensa che sintetizza il linguaggio della musica contemporanea con quello della tradizione. Il loro è un lavoro di gruppo che crea un sound autentico. Insieme tengono diversi concerti e partecipano a festival e rassegne riscuotendo un discreto successo. Ma è con il primo disco che arriva il vero e proprio exploit.


SUDOKU KILLER

A febbraio del 2010 vede la luce il loro primo progetto discografico: SUDOKU KILLER, un album di impatto immediato, che conquista al primo ascolto, capace di evocare misteriose atmosfere, generando nell'ascoltatore sensazioni che vanno dall'inquietudine alla fascinazione con qualche momento di rilassatezza. I brani del disco sono tutti di Caterina Palazzi che si afferma compositrice originale, raffinata di una certa maturità. Vi si ritrovano tutte le sue passioni già nel titolo stesso del disco che indica una versione più complessa del gioco matematico del Sudoku in cui un insieme di numeri devono incastrarsi in un'unica sequenza per trovare la soluzione (non per nulla uno dei desideri di Caterina è quello di partecipare un giorno ai campionati europei di Sudoku, ma il tempo a sua disposizione è davvero poco!)
Molto importante è l'elemento letterario trattato in maniera ambivalente: nell'utilizzo di titoli che fanno riferimento ad opere letterarie (Delitto e Castigo, La Lettera Scarlatta e La guerra dei mondi) e nella struttura dei brani che si snodano come veri e propri racconti sviluppando un altro elemento delle composizioni di Caterina, che è quello filmico/cinematografico, attraverso l'esplorazione di diverse ambientazioni sonore e trame molto dettagliate.
Generi e sonorità diverse si incontrano e mescolano in questo disco e non poteva essere diversamente visto il background della sua autrice: l’influenza jazzistica è mischiata a sonorità indie/rock e mediterranee.
Disco inconsueto, cosmopolita e sfaccettato che denota una spiccata tendenza alla sperimentazione, anche grazie alla personalità dei suoi musicisti: Danielle di Majo al sax dà una generosa prova della sua bravura regalando nell’album alcuni soli degni di nota; la chitarra a tratti morbida e a tratti tagliente di Giacomo Ancillotto usa distorsioni elettriche ampliando le coordinate espressive del quartetto, instaurando un suggestivo dialogo col sax; il contrabbasso di Caterina è spesso in primo piano con interventi convincenti; il tutto è efficacemente supportato e amalgamato dalle percussioni "etniche" accostate alla batteria di Maurizio Chiavaro.

CP Quartet feat G. Petrella all'Auditorium Parco della Musica (ROMA)
Foto di Marco Dell'Otto


L'ensemble non delude nei live, durante i quali l'affiatamento tra i musicisti produce i suoi effetti pur lasciando spazio a ottime prove solistico-improvvisative di ognuno. Ai concerti, poi, il pubblico può già godere di alcuni brani inediti che andranno a far parte del prossimo disco di Caterina il quale, a suo dire, sarà anche migliore del primo, con brani molto più rock e psichedelici, perciò... stay tuned! E nel frattempo non perdetevi le prossime date del tour di Caterina Palazzi (anche con le altre formazioni):


TOUR DICEMBRE: prossime date

01/12 Civitavecchia w/pennyladies
02/12 Mondragone w/pennyladies
03/12 Stazione Birra @ Morena w/pennyladies
04/12 PENNE w/Neòs Trio
09/12 FROSINONE w/pennyladies
10/12 Chieti w/Neòs Trio
11/12 Officine @ Giulianova w/Neòs Trio
16/12 TBA w/CPQ
17/12 TBA w/CPQ
23/12 CANTALUPO w/neòs trio


Per restare sempre aggiornati: http://www.myspace.com/caterinapalazzi

Vi lasciamo con qualche video, buon ascolto!!! ;-)








1Dall' Intervista a cura di Nico Toscani per Free Fall

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