domenica 7 agosto 2011

TEMPO DI BILANCI



OLTRE IL BLU jazz fest di San Benedetto del Tronto (AP) è finito da un paio di settimane: passati gli entusiasmi, i commenti, i saluti, gli scambi di opinioni con il pubblico e gli artisti, i bei momenti trascorsi insieme, le chiacchierate sui progetti futuri... è tempo di bilanci.
Siamo solo alla seconda edizione ma da un anno all'altro notiamo già delle differenze: pubblico più numeroso, più attento e informato. Maggiore interesse da parte di enti e sponsor che credono davvero nel progetto che soggiace alla manifestazione.


C'è stata, in generale, maggiore attenzione da parte di molti nei confronti di un festival che pur non presentando nomi noti ai più del panorama jazzistico nazionale o internazionale – questo festival si basa sulle idee - è riuscito anche quest'anno ad offrire una programmazione di ottimo livello. E le reazioni del pubblico lo dimostrano: non solo i tre appuntamenti hanno visto un afflusso notevole di persone, ma si trattava di un pubblico estremamente variegato composto da gente di tutte le età che, peraltro, non ha fatto accenno a muoversi durante i concerti; tutti sono rimasti gelosamente incollati alla loro sedia attenti, concentrati e presi da ciò che vedevano e ascoltavano.
Ma la cosa più bella è senz'altro il rapporto di amicizia e sintonia che si crea con questi artisti che ogni volta si rivelano – senza eccezione - persone di grande levatura umana e professionale; con tutti quanti collaborano per la buona riuscita del festival – collaboratori esterni, tecnici, sponsor, impiegati e dirigenti comunali – e con le tante persone che ci hanno fedelmente seguito in tutte e tre le serate - e anche nella scorsa edizione - che alla fine di ogni concerto hanno voluto acquistare i dischi, farseli autografare, tenendo molto anche a parlarci delle loro impressioni e suggestioni: il festival ha già i suoi afecionados, buon risultato anche questo che, di certo, pesa positivamente sul nostro bilancio.
Crediamo fermamente in questa manifestazione e nell'intento che ci siamo posti nell'inventarla, lo stesso intento che anima questo blog: quello di dare visibilità e opportunità ai nuovi talenti del jazz. Proprio per questo motivo crediamo che il festival abbia un notevole potenziale e che sia giusto impegnarsi per farlo continuare nel tempo. Ci piace pensare che i giovani che sono passati e passeranno a Oltre il blu saranno i Rava e i Fresu di domani e, dentro di noi, ne siamo certi!
Ottima dunque la qualità delle proposte in cartellone:

Il 14 luglio hanno aperto la ressegna i Chat Noir con Michele Cavallari al piano, Giuliano Ferrari alla batteria e una special guest, nostra vecchia conoscenza - era stata ospite alla prima edizione del festival con il suo quartet - la talentuosissima Caterina Palazzi al contrabbasso. Presentando il nuovo album Weather forecasting stone, il trio ha deliziato i presenti con il suo sound raffinato, le sue atmosfere rarefatte sospese tra sogno e realtà. Pubblichiamo alcune foto della serata e nei prossimi post vi presenteremo il gruppo in modo approfondito.
















Il 17 luglio è stata la volta del M.A.T., acronimo che sta per Marcello Allulli Trio, con il leader ai sassofoni, Francesco Diodati alla chitarra ed Ermanno Baron alla batteria. Grande jazz per questa formazione che ha presentato il nuovo cd, Hermanos : una musica che evoca immagini, luoghi, sentimenti; che scuote e a tratti commuove unendo tutti un un grande abbraccio... indimenticabile! Anche di loro pubblichiamo alcune foto per poi approfondirne la conoscenza nei prossimi post.















Degna conclusione per il festival con il gruppo partenopeo degli Slivovitz, ben sette musicisti hanno calcato il piccolo palco della Palazzina Azzurra: Pietro Santangelo ai sassofoni e voce, Domenico Angarano al basso elettrico, Salvatore Rainone alla batteria, Derek Di Perri all'armonica, Marcello Giannini alle chitarre, Ciro Riccardi al violino. Il gruppo ha suonato brani del cd Hubris e alcuni brani del prossimo cd in uscita a settembre, Bani Ahead, in un'ondata travolgente di suoni mediterranei che veleggiano verso i Balcani partendo dalla capitale indiscussa della musica, Napoli.. Originali, intensi e coinvolgenti! Pubblichiamo alcune foto del concerto in attesa di farveli conoscere meglio in un successivo approfondimento.


















Li abbiamo nominati più volte e li nominiamo ancora per ringraziarli: il nuovo Centro Degradè Joelle Chairoscuro Parrucchieri e la M.S.T. Traslochi. Sono i nostri sponsor che ci hanno tanto generosamente sostenuto credendo in noi e nel progetto, nei giovani e, dunque, nel futuro. Meritano un plauso! Agli amici di Oltre il blu hanno fatto peraltro un bel regalo: sul retro del flyer del festival ci sono due buoni sconto, 20% sul degradè offerto da Chiaroscuro e 10% sui traslochi offerto da M.S.T. Anche se il festival è finito i buoni sono ancora validi quindi conservate i flyer e andate a trovarli o contattateli per ogni esigenza e info. Qualità garantita!




Bilancio positivo, dunque per questa seconda edizione, unica nota ...un po' dolente è stata certa indifferenza o se vogliamo non curanza o distrazione da parte della stampa locale la quale ha dedicato alla manifestazione al massimo qualche trafiletto, all'interno peraltro di articoli di portata più generale preferendo dare maggiore spazio ad altre iniziative culturali e non - quelle culinarie impazzano - che si moltiplicano ogni anno che passa. Meglio la stampa on line. Ma, come dice il vecchio adagio, nemo propheta in patria e fatalità vuole che il festival sia finito in una delle più importanti pubblicazioni specialistiche, l'annuario THE JAZZ YEARBOOK 2011, senza che nemmeno lo sapessimo. C'è stato gentilmente segnalato sicché siamo andati subito in edicola a comprarlo ed eccolo qua, Oltre il blu accanto a manifestazioni quali Iseo Jazz, Clusone Jazz, Merano Jazz, Pescara Jazz, Ancona Jazz e tanti altri: un piccolo articolo su una grande rivista... che ci ripaga di tutto! 





Grazie, al prossimo anno!!!!


Nessun commento:

Posta un commento