domenica 11 dicembre 2011

“A RÒTA” D'HER.. MAT!

Perdonate l'espressione “popolare”, ma dice tutto. È proprio quello che ci è capitato quando la scorsa estate abbiamo ascoltato il cd Hermanos, del Marcello Allulli Trio - MAT, appunto (Francesco Diodati alla chitarra, Ermanno Baron alla batteria e Marcello al sax tenore): è diventato una droga!



Il gruppo è attivo già da tre anni. Tre anni in cui insieme i tre si sono esibiti tante volte, tenendo concerti praticamente ogni settimana. Questo percorso li ha portati a sviluppare un sound tutto loro e un forte interplay grazie al quale la massima libertà espressiva è garantita ad ognuno dei musicisti, ognuno libero di cercale la propria variazione tant'è vero che nei live i brani vengono spesso e volentieri totalmente stravolti creando uno spettacolo sempre nuovo e imprevedibile.
Quando, infatti, li abbiamo sentiti suonare anche dal vivo, la dipendenza si è ancor più aggravata: tutta l'estate abbiamo ascoltato il cd in continuazione. È sì, ci piace proprio questo MAT, questi tre ragazzi dalle grandi prospettive di cui, siamo certi, sentiremo parlare a lungo.

sabato 3 dicembre 2011

CATERINA PALAZZI: LIBERA COME IL JAZZ, DECISA COME IL ROCK


Romana, classe 1982, non per essere scontati ma è proprio il caso di dire che Caterina Palazzi è una promessa del jazz italiano.


Foto di Marco Dell'Otto

























Faccia pulita, sguardo deciso di chi sa cosa vuole, Caterina è una ragazza concreta, schietta dall'aspetto esile, semplice ed essenziale, vagamente sessantottino, che ne rispecchia il carattere, libero e anticonformista e la vita, tutta votata al suo unico grande amore: il contrabbasso.
È per questo amore che con fatica ed umiltà Caterina, alla guida del suo quartetto, macina chilometri su e giù per l'Italia, per far conoscere al grande pubblico dei club, dei teatri, dei festival il suo primo lavoro discografico: Sudoku Killer, album di esordio uscito da circa un anno e mezzo per l'etichetta indipendente Zone di Musica.


Caterina in viaggio







Lei si definisce una macchina da guerra, iperdeterminata a realizzare il suo sogno di musicista in una concezione d'altri tempi della musica come vocazione e come vero e proprio stile di vita. Ama la matematica, l'enigmistica, Dostoevskij, il rock e Fabrizio De Andrè.